Dove "on the road" non è solo un modo di dire!
Il momento è arrivato: tornata a casa ormai da un paio di giorni, raccolte le idee, lasciate sedimentare le emozioni (ma davvero c'è modo di lasciarle sedimentare queste emozioni? Forse no!), con ancora la voce di Amanda Lear al risveglio, è giunta l'ora di tirare un bilancio e, soprattutto, raccontarvi la tre giorni pontremolese!
Ho avuto davvero bisogno di lasciar riposare nel cuore tutto ciò che sono stati i giorni trascorsi a Pontremoli, perché qui non si parla solo di emozioni da blogger, di ansia da prestazione e di quel sentirsi un po' sotto esame come sempre accade quando un progetto nuovo e sconosciuto prende il via. Qui si parla di batticuori, risate, lacrime, ansia, affetto, amicizia, famiglia. Sì, famiglia! Quella che, come ho detto tante volte, trovi: non la famiglia di sangue, ma quella che ti scegli, giorno dopo giorno, nel tuo percorso di vita. Quella che, dopo neanche 24 ore assieme, ha già i posti assegnati a tavola!!
E allora, lettori cari, mettetevi comodi e andiamo a Pontremoli!
Il viaggio delle #bancarellablogger inizia "ufficiosamente" a metà febbraio, quando Amanda, libraia di Legnano (MI), mi contatta per chiedermi di formare una squadra di blogger che avrebbero avuto il compito di seguire, nei mesi a venire, i vari stadi del Premio Bancarella.
Ma cosa è accaduto davvero tra il 15 e il 17 luglio scorsi?
15 luglio La Libridinosa, con una valigia atta a contenere l'intero suo armadio e una vettura che, invece, è decisamente più piccola, a mezzogiorno circa poggia il suo derrière sul sedile della suddetta auto e parte, direzione Parma, per recuperare le Due Lettrici quasi Perfette. Hai preso tutto? Certo, che domande! Dopo 20 minuti, La Libridinosa fa "inversione a U alla prima rotonda" perché ha dimenticato la pila di libri da prestare alla Bacci (e poi chi la sente la Bacci?!).
Recuperati quelli, impostato il navigatore, un'ora dopo eccomi arrivare alla stazione di Parma... posteggio taxi. Vabbè, mi fermo un attimo qui, metto le quattro frecce e chiamo le ragazze per dir loro di uscire, possibilmente in fretta perché i tassisti mi fissano come se io fossi il male sceso in terra!
Dopo una decina di minuti (per chi se lo stesse chiedendo, sì, La Bacci era in bagno) vedo Lea zompettare leggiadra verso di me e, subito dietro, una donna anziana che trascinava un borsone ... "uh ciao Bacci, ti trovo in forma!"
Strano ma vero, la mia macchina, che pare piccola ma è evidentemente dotata di doppio fondo, riesce a contenere tutte noi e pure le valigie. Si parte, direzione Pontremoli... anzi no, Mulazzo, perché è lì che pernotteremo!
Tutte in doccia, tutte a prepararci, ci si veste, ci si trucca, mettiamo qualcosa di comodo ma carino, mi raccomando, Amanda ha detto niente tacchi (o quantomeno scarpe comode!)... che poi lei avesse 8 cm che la sollevavano dal pavimento, son dettagli!
Ci si ritrova all'ora fissata e si parte: direzione Montereggio, detto anche "il paese dei librai". Un borgo (sì, un borgo!!!) le cui vie hanno i nomi degli editori
Dirvi che si tratta di un luogo magico, è alquanto riduttivo. Al di là della bellezza tipica di un borgo, Montereggio profuma di libri, di carta, di inchiostro e parole. Tra i suoi vicoli, respirerete la passione antica per la lettura, quella passione che oggi, in maniera un po' diversa, io e le altre ragazze cerchiamo di far arrivare a voi!
Molto bella l'idea della cena in piazza con i librai, di cui, purtroppo, non abbiamo foto perché quando c'è del cibo in zona le Bancarella blogger dimenticano tutto!
Nel caso qualcuno di voi avesse dei dubbi, abbiamo mangiato tutte tantissimo, abbiamo riso, tanto che il nostro tavolo si è beccato la dicitura di "pollaio". Ma quando ti trovi a condividere del tempo con persone a cui vuoi bene e con cui, benché alcune le vedessi lì per la prima volta, c'è grande feeling, il risultato non potrà essere altro che una serie infinita di chiacchiere!
Dopo una cena che alla Ropolo è costata l'acquisizione di un paio di kg, ci siamo spostate nella meravigliosa terrazza di casa Lazzarelli per mangiare il gorgonzola (no, io no!). Un dubbio amletico, in quel momento, ha assalito la Bacci e lo Sherpa (vi spiegherò tra poco di chi si tratta): cosa facciamo con le forchettine che ci hanno dato? I due, senza remore, fissano insistentemente Amanda per capire come lei usasse il misterioso oggetto. No ok, è optional... e giù di pane e gorgonzola!
POSTILLA: chi è lo Sherpa? Viene definito con tale nome Andrea, fidanzato di Deborahconlacca che, povero santo, si è sorbito un gruppo di galline starnazzanti, farneticanti ed ansiose, per quasi tre giorni, senza mai mandare nessuna di noi a quel paese, aiutandoci in tutti modi possibili, trascinando in giro libri, scarpe di ricambio, sciarpe, giacche, mazzi di fiori e tutto ciò che gli abbiamo affibbiato. Ci ha fatto da sostegno fisico e morale (Amanda che doveva percorrere una discesa ripida con i suoi bei tacchi, attaccata al braccio dello Sherpa è un'immagine indimenticabile). È stato un po' figlio (siamo quasi tutte anziane, ma la Bacci di più!), nipote (per me ormai è core de zia), fratello, amico e, ad honorem, è stato nominato Bancarella Blogger pure lui. Se l'è conquistata sul campo questa etichetta e nessuno gliela toglierà mai. Deborahconlacca, nel caso te lo stessi chiedendo, l'anno prossimo senza Sherpa tu puoi anche stare a casa!
Finita la cena, si torna in albergo, tutti a nanna! Io dormo con la Ropolo e Cristina (quella alta alta, per intenderci!) e sì, ho portato il pigiama, che il mondo lo sappia!
Chiacchieriamo un po' poi la Ropolo va in coma... sì, avete capito benissimo: coma. Ad un certo punto mi sono pure preoccupata e le ho messo la mano sotto il naso, come si fa con i neonati, per essere sicura che respirasse ancora!
16 luglio Il gran giorno è arrivato, ma abbiamo ancora tanto da fare e tanto da dire, non pensiamoci subito. Prima tappa: colazione! Ecco, già solo per quella, io e le altre ragazze non saremmo più volute tornare a casa. Immaginate questa tavola, rotonda, con al centro un'alzata piena di brioches, pane tostato ancora caldo, burro, marmellata, Nutella, spremuta d'arancia, cappuccino, tè, caffè (per la Ropolo pure il tris di "caffè macchiato freddo, grazie!").
La mattinata trascorre tra le vie di Pontremoli, dove le Bancarella blogger vedono, per la prima volta, la piazza in cui si svolgerà la premiazione. E, soprattutto, notano il palco (grande) e le fila di sedie già sistemate (tante). A cercare di placare la nostra ansia, sempre lui, lo Sherpa, che ci fa notare che ci saranno almeno 400 sedie! Ah la gioia di saperlo...
Ci riuniamo per il pranzo, io vengo raggiunta da StefaniaConFidanzatoGnocco (sì, sul mio telefono è memorizzata così!). Pranziamo, chiacchieriamo e aspettiamo che anche le altre blogger tornino all'ovile.
Quando siamo di nuovo tutte sotto lo stesso tetto, salutata con tanti abbracci (a lei, non al fidanzato, malpensanti che non siete altro!) Stefania, per noi Bancarella blogger è il momento fatidico: proviamo i discorsi che dovremo fare in serata!
Avete presente le gite scolastiche? Ecco, l'atmosfera era sicuramente quella: tutte in una camera, la Ropolo cronometra, le altre, a turno, ridono sguaiatamente!
La prima a provare il suo discorso è Lea (la Perfetta!). Ecco, siamo tutte fregate: il discorso di Lea, che presenterà il romanzo di Lee Jung-Myung è talmente bello, commovente e sentito che noi sembreremo delle sceme incapaci!
Proviamo tutte, ci stiamo nei tempi, i discorsi vanno bene, la risata parte, incontrollabile, ma è anche un modo per far scemare la tensione che comincia a farsi sentire. È quasi ora di prepararsi: stasera le blogger si vestiranno da femmine! Ognuna nella propria camera, con un giro di borse, collane, smalti e quant'altro che passano di mano in mano. A me toccano trucco e parrucco delle mie compagne di stanza (stai a vedere che, alla fine, io uscirò in accappatoio ).
Usciamo: tutte gnocche, tutte bellissime, una altissima, tutte nervosissime!
Come sempre, Amanda ci raggiunge e ci dirigiamo a Pontremoli. Sistemiamo le macchine e io e Deborahconlacca facciamo il famoso cambio scarpe (salvezza di tutte quelle donne incapaci di resistere sui tacchi per più di 10 minuti!).
Arriviamo in piazza e c'è Dario Vergassola che ci comunica che no, non saliremo sul palco tutte assieme, ma una alla volta e che saremo noi (anzi, loro) a presentare gli autori.
Ci guardiamo intorno, non c'è ancora tantissima gente, forse riusciamo a dileguarci senza farci notare. Ma non si può: Amanda e tante altre persone hanno avuto fiducia in noi, possiamo farcela, cosa vuoi che succeda? Le peggiori tragedie si palesano sui nostri volti: chi immagina di inciampare sui gradini e arrivare sul palco di faccia, chi pensa che le andrà giù il vestito (sì, sono io quella!), chi teme un vuoto mentale e scene di silenzio assoluto!
Andiamo a mangiare un gelato che il cibo aiuta sempre!
Iniziano ad arrivare gli scrittori, partono i saluti di rito, le foto, gli abbracci. Tutte abbiamo la sensazione di essere qui da sempre, ci sentiamo a casa... se non fosse per quella tremarella che non vuole abbandonarci e per le facce cadaveriche (nonostante il fard) che ci portiamo in giro!
Il tempo vola ed è ora di dare il via alla serata, che sarà condotta da Dario Vergassola e dalla sua ex fidanzata (ahahahahah).
E visto che io sono una donna fortunata, tocca a me l'onore di dare il via alle danze! Salgo sul palco e stacco il cervello (no Laura, riattaccalo che poi dici cretinate!). Mi presento e... indovinate? Vergassola colpisce subito, ma d'altronde dire a lui che ti chiami "La Libridinosa" è proprio servirgli la battuta su un vassoio d'argento. Parlo (ho parlato vero? Dal video pare di sì), dimentico che ho più di 500 persone che mi fissano e mi ascoltano, penso solo ad Amanda dietro di me e alle mie bloggers che mi guardano sorridenti! Posso farcela, ce l'ho fatta! Sono salita sul palco, ho parlato, ho riso e scherzato con Vergassola, ho detto (quasi) tutto ciò che avrei dovuto dire e sono scesa dal palco... e tutto ciò senza sparare cazzate, senza che il vestito andasse giù. Oh ragazzi, per una volta non ho fatto figure di melma!
Adesso è il momento delle mie fanciulle, che, una ad una, si alternano sul palco: ognuna di loro presenta un libro e il suo autore!
Le emozioni sono state tante, ma, a quanto pare, tutte siamo riuscite a cavarcela. Il 65° Premio Bancarella è stato vinto da Matteo Strukul, autore de "I Medici. Una dinastia al potere" edito da Newton Compton.
La serata non è ancora finita, ci aspetta una cena, gentilmente offerta dall'editore del romanzo vincitore, quindi sì, trattasi di Raffaello Avanzini, grande capo di Newton Compton. L'uomo dal sorriso enigmatico e dallo sguardo di ghiaccio. Colui che, nonostante tutto, non mi ha avvelenata! Che si sappia che, appena rientrata a casa sono andata a comprare un romanzo della Newton! Torniamo alle macchine, io e Deborahconlacca provvediamo ad un immediato cambio di scarpe (aaaahhhh che meraviglia le scarpe basse!).
Arriviamo alla cena, dove mangiamo come gente che non ha mai visto cibo in vita sua e, ovviamente, socializziamo (noi siamo donne social, che vi pensate?!).
Andiamo a letto talmente tardi che il coma della Ropolo è così immediato che quasi si addormentava sulle scale!
Lunedì mattina l'unica cosa in grado di rallegrarci è la colazione. Nell'aria c'è già il magone di chi sa che sta per salutarsi, per rivedersi chissà quando.
Valigie in macchina, viaggio di ritorno ed è tempo di bilanci.
In questo progetto ho creduto sin dall'inizio, perché conosco Amanda e so che persona sia: una donna che ama ciò che fa, in grado di sostenere le persone in cui crede e di farle sentire speciali ed importanti. Lei ha scommesso su di me, io ho scommesso su queste meravigliose ragazze (vabbè, ragazze + La Bacci!).
Alcune le conoscevo da tempo e avevo anche avuto modo di incontrarle. Altre, come Deborahconlacca e Criiiiiiiii, erano solo delle entità astratte! Mi sono fidata, mi sono affidata a loro, alla loro serietà, alla professionalità e ho pensato sin dall'inizio che sarebbero state in grado di creare un gruppo forte!
E così è stato! Ho visto occhi lucidi quando ci siamo salutate e ho sentito forte la voglia di continuare, di ritrovarsi ancora tutte assieme attorno a un tavolo, nella stessa camera, scambiandoci smalti, parole, consigli e abbracci.
Loro hanno creduto in me, non hanno mai dubitato, mi hanno seguita, ascoltata, sopportata! Non è filato sempre tutto liscio in questi mesi: ci sono stati imprevisti e qualche rimbrotto (dovuto al mio essere troppo pignola!), ma nessuna di loro, mai, neanche per un momento, si è lamentata!
Di questi giorni a Pontremoli mi porterò dentro tante cose! Ovviamente, l'emozione grande per essere stata coinvolta in un progetto così importante. La soddisfazione, da lettrice e da blogger, di aver potuto vivere tutte le fasi e i passaggi di un Premio Letterario storico.
Mi porterò le battute e il sorriso dolce di Deborahconlacca ("se sta 'na crema" è diventato uno dei motti delle bancarella blogger!); l'educazione, la simpatia e la disponibilità dello Sherpa, che si è ritrovato circondato da un gruppo di matte che si sono affidate a lui per tutto! Porterò con me lo sguardo di Criiiiii (e pure la sua altezza, che ha lasciato gravi strascichi alla mia cervicale!) e i suoi abbracci forti forti (con lo spazzolino ancora tra i denti!!!). Porterò negli occhi la paresi della Ropolo (improvvisamente diventata la Popolo!), quella paresi che le appare appena incontra noi e qua rischia di non andare più via!
Mi porterò la dolcezza di Lea (che pare aver fatto grandi conquiste!) e la passione che mette in ciò che fa! E poi La Bacci... sì, mi porterò pure lei (che le disgrazie mica arrivano mai da sole!). Della Bacci mi porterò le risate, le battutacce che continuiamo a farci, il capirci ormai con un solo sguardo, il modo in cui ognuna finisce le frasi dell'altra (che è terrificante questa cosa!).
Mi porterò, di ognuna di loro, l'affetto immenso, smisurato che ci ha legate a filo doppio, che ci ha fatto fare gruppo, che è sfociato in risate senza fine! Grazie ragazze, siete state la parte migliore di questo percorso!
Porterò con me gli abbracci degli scrittori, lo sguardo dolce di Cristina Caboni, che mi ha stretta forte forte quando sono scesa dal palco e non capivo nemmeno dove mi trovassi! La grazia, la leggiadria, la signorilità di Valeria Benatti, che ci ha trattate come persone speciali e non ha mai smesso di ringraziarci per ciò che facciamo; la simpatia di Alessandro Barbaglia, che è stato malamente cacciato da tutte noi quando, durante la cena, si è avvicinato con un piatto di testaroli al pesto! La galanteria di Jung-Myung Lee, che in una serata fredda come poche altre, ha ceduto la sua giacca a Cristina Caboni (uomini così non esistono quasi più... e quelli che esistono stanno in Corea!). Porterò lo sguardo gioioso di Matteo Strukul e l'emozione che gli faceva tremare la voce quando ha ringraziato tutti! E Lorenzo Marone, che non aveva la maglia gialla, ma il colorito si avvicinava molto!
Pontremoli è stata un'epifania di emozioni che sarà impossibile dimenticare! Tutte noi porteremo nel cuore questi giorni trascorsi assieme e tutte speriamo di ripetere questa meravigliosa esperienza!
Per adesso, tutte abbiamo la voce di Amanda Lear appena sveglia, ma questo è il prezzo da pagare per aver cenato in piazza, a 13°, senza sciarpa!
Prima di salutarvi ci tengo a ringraziare ancora una volta L'unione librai delle Bancarelle, L'unione librai Pontremolesi e La fondazione Città del libro. Sperando che questo post sia riuscito a trasmettervi, almeno in parte, tutte le sensazioni e la felicità che abbiamo provato noi! Ma prima di lasciarvi, c'è da annunciare il vincitore del Premio Sbancarella, il premio assegnato da noi Bancarella blogger a uno dei sei libri finalisti!
E il vincitore è...
"Magari domani resto" di Lorenzo Marone - Feltrinelli
Se avete piacere di vedere il reportage completo della serata, ad opera del bravo fotografo Lorenzo Barsotti, trovate tutte le foto a questo link
ho seguito le tappe delle bancarellablogger con gioia ed emozione ed è ancora più bello leggere questo tuo resoconto, mi sembra in qualche modo di essere stata accanto a tutte voi. congratulazioni siete state straordinarie! :)
RispondiEliminaVeramente! E mi avete mostrato montereggio che non conoscevo! Vi aspetto per il prossimo anno!
EliminaE noi ci saremo, più minchione che mai!!!
EliminaE niente, piango. Torniamo adesso?
RispondiEliminaSubbbbbito!
EliminaMa che bella esperienza!:)
RispondiEliminaBellissima, sì! E, nonostante la prolissità dei nostri post, non siamo comunque riuscite a far arrivare tutto
EliminaAvrei voluto essere lì con voi!
RispondiEliminaTu vedi di cominciare ad organizzare il viaggio per l'anno prossimo
EliminaIo le valigie le ho pronte. Quando si parte? (Se te lo stai chiedendo, non conto di schiattare per molto tempo ancora, non ti libererai facilmente di me)
RispondiEliminaLa Bacci
che culo!
EliminaIo zompetto felice per diecimila motivi e tu li conosci tutti.
RispondiEliminaGrazie
Bacio da lea
Motivo 1: valigia leggera
EliminaMotivo 2: eri con me
Motivo 3: valigia leggera
Motivo 4: hai incontrato Fabio
Motivo 5: valigia leggera
Continuo?!!!!
Ripartiamo? Ripaaaaaaaaaartiamo? *_* È stato bellissimissimissimo ♥
RispondiEliminaPronte, partenza... via!!!
EliminaStupenda esperienza davvero, complimenti per questo post in cui ci fai sentire un pò tutte parte di questo evento
RispondiEliminaBellissimo post, complimenti.
RispondiEliminaGrazie <3
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