Iris Kastelein lavora presso Bartels & Peters, un rinomato studio legale di Amsterdam dove, in cambio di laute parcelle, si soccorre il prossimo nei guai con la legge. Giovane avvocato, si sforza di comportarsi da impeccabile professionista anche quando deve difendere uomini di mezza età dalla pessima reputazione, come
Peter van Benschop, della ricchissima famiglia di armatori Van Benschop, un quarantenne accusato di aver compiuto atti disgustosi su una ragazzina ingenua.
Uno «sporco lavoro», come si suole dire, reso ancora più proibitivo dal fatto che Iris deve occuparsi anche di Aaron, il bambino avutoda un uomo dal quale si è sentita attratta una sola volta in vita sua, precisamente dopo avere tracannato un certo numero di cocktail a una festa di Capodanno.
Tra sessanta ore di lavoro alla settimana, riunioni, rapporti, cause, negoziati che si succedono a ritmo infernale, corse all’asilo per recuperare Aaron, Iris sa, però, di essere una giovane donna grintosa, indipendente, con un bambino semplicemente adorabile.
Un giorno, tuttavia, una scoperta sconvolgente viene a disintegrare tutte le sue certezze. Una futile indagine sulle cause della morte di un pesciolino, contenuto nell’acquario apparso di punto in bianco qualche anno prima nel salotto di sua madre – una donna che è sempre stata una sfinge, circondata da un intrico di linee invisibili e insuperabili –, la conduce sulle tracce di un certo Ray Boelens.
Ray non è soltanto il primo proprietario dell’acquario, l’uomo che per tredici anni ha trascritto con meticolosa precisione quali pesci erano stati comprati, la salinità dell’acqua, la temperatura ecc. Ray è, secondo la giustizia olandese, un assassino accusato di un crimine orrendo: avrebbe ucciso, con numerose coltellate,ì la sua vicina insieme con la figlia perché non ricambiava i suoi sentimenti, e avrebbe poi infierito sulla piccola spegnendo sul suo cadavere un mozzicone di sigaretta.
Questo «mostro della porta accanto», infine, spedito a marcire tra le mura di un manicomio criminale, porta stranamente lo stesso cognome della madre di Iris: Buelens.
Titolo: La ragazza che non sapeva
Autore: Marion Pauw
Titolo originale: Daglicht
Traduzione a cura di: Maddalena Pogliani
Editore: Neri Pozza
Data di pubblicazione: 7 marzo 2016
Pagine: 305
Trama: 5 Personaggi: 4 Stile: 4 Copertina: 3
* in rosso i commenti di Tessa *
Spunto dalla mia TBR di agosto tutti i libri che avevo in programma di leggere. Non oso nemmeno pensare quanto possa essere lunga la TBR della Libridinosa! Fisso la mia libreria e questo romanzo mi salta subito all'occhio. Così decido di prenderlo in mano, pubblico la foto di rito su Facebook e Tessa commenta con un: "Pensavo di iniziarlo anch'io". Sono sempre alla ricerca disperata del giallo "perfetto", di solito me ne piace uno su dieci.
Vuoi farti sfuggire quest'occasione? Eh, no, vuoi mai! Le scrivo in privato (soave come sempre!!) Sì, Soavissima Lei, di solito mi richiama all'ordine con grazia e morigeratezza: Robyyyyyyy!!!! e le chiedo se ha voglia di dar vita ad una Lettura a quattrocchi.
Lei, carina come sempre, risponde affermativamente. Devo aver risposto col mio solito entusiasmo stitico, del tipo “Ah, carino, dai”, poi ho chiuso la chat e mi son messa a ballare, non sono normale, lo so. Se si è messa paura, se ha pensato di fare le valigie e trasferirsi tra i fiordi islandesi, domandatelo direttamente a lei! Fiordi, Islanda? Io soffro il freddo, lo sai!
Io, di mio, sono felice di aver condiviso questa lettura con una delle blogger che seguo da più tempo e verso cui ho grande stima ed affetto! Adesso mi commuovo, che sono anziana, si sa, mi basta niente!
Questo è un libro che conquista, si mastica e si digerisce in pochissimo tempo. Insomma, io l'ho appena finito e lo sento che va su e giù, mi sa che mi è rimasto sul gargarozzo!
È una storia nuova, strana, che scorre come un soffio di vento.
Narrato a due voci, quelle di Iris e di Ray, La ragazza che non sapeva è un romanzo che ci porta subito dentro la vita dei personaggi, tra le pieghe delle loro storie.
Ray è in prigione
<<Era su tutti i giornali, forse te lo ricordi: questo mostro fu respinto dalla sua graziosa vicina e andò fuori di testa. Prima se la prese con la signora, poi con sua figlia, che aveva soltanto quattro anni. Dopo che ebbe finito di farle a pezzi, si fumò una sigaretta, bello tranquillo, e spense il mozzicone sulla bambina morta. Te lo immagini?>>
È un ragazzo particolare: preciso, taciturno, solitario, metodico. Ray è il mio personaggio preferito, l'autrice lo descrive bene, a tutto tondo, ed è stato facile entrare in sintonia con la sua "particolarità" e con il suo punto di vista
Iris è un'avvocatessa, madre single, sempre presa tra il lavoro e la gestione del piccolo Aaron. Lei invece mi è stata cordialmente sulle scatole, da subito. Ficcanaso, poco professionale, una frana!
Cosa lega Iris e Ray?
Ma ciò che inizialmente appare come un pregio, la capacità dell'autrice di non perdersi in dettagli ed inutili spiegazioni, diventa a metà libro quasi fastidioso, perché si ha la sensazione di essersi persi qualche passaggio durante la lettura. Eh, non è una sensazione cara Laura, ad un certo punto gli indizi si sono materializzati all'improvviso e dal nulla, come per magia!
Nonostante questa piccola pecca, la storia scorre velocemente e i personaggi sono talmente ben caratterizzati da apparire quasi reali.
Iris, soprattutto, è un personaggio strano, che rasenta a tratti l'insensibilità e la stupidità. Diciamolo, Iris è proprio insopportabile!
Scoperto il suo legame con Ray, fa di tutto per intrufolarsi nella vita del ragazzo, non pensando alle conseguenze di questa scelta.
Scioccante il finale, quando la verità verrà a galla. Sai che per la prima volta in vita mia..ho scoperto il colpevole prima della fine? Comunque devo ancora digerirlo, questo finale!
Anche se, forse, in alcuni punti la storia appare un po' forzata, si tratta sicuramente di un bel giallo, con una storia ben strutturata e che nulla lascia al caso! Io ho chiuso il libro e ho pensato “non ci sono più i bei gialli di una volta”. Forse devo proprio cambiare genere!
E adesso andate a leggere la recensione di Tessa con i miei commenti!
I dettagli mi fanno un po' paura, soprattutto se si parla di bambini. Lo leggo o non lo leggo o soavissima? Il voto è altino e quindi ci rifletto (non sottovaluto mai i tuoi 4 e mezzo).
RispondiEliminaVado a leggere anche la recensione di Roby.
Un bacione da Lea
Ma i bambini sono marginali in questa storia. Però tu che, come Tessa, cerchi il "giallo perfetto", forse potresti rischiare la delusione.
EliminaMi ha incuriosita tantissimo questo libro!! Grazie!
RispondiEliminaSe lo leggi fammi sapere, mi raccomando!
Eliminaanche io sono sempre alla ricerca del giallo perfetto, e ultimamente la perfezione è un po' introvabile.... questo libro in particolare l'avevo visto online ma non so perchè non mi ispira molto...
RispondiEliminahttp://www.audreyinwonderland.it/
No, stesso discorso: non è il giallo perfetto! Scorre, sicuramente, ma la perfezione dei gialli di una volta non ce l'ha sicuramente!
EliminaMa sai che non ho capito se potrebbe piacermi? Sarà che oggi (e sottolineo oggi, quindi zitta!) non riesco a focalizzare i pensieri. Magari ci rifletto su
RispondiEliminaEhm... sto zitta... posso farcela... ce la faccio... mi ritiro così non parlo, eh!
EliminaMi sembra di capire che a te sia piaciuto di più rispetto a Roby! Ora vado a leggere la sua di recensione anche se, ti dirò, questo romanzo non mi convince tanto :D
RispondiEliminaSe non ti convince, passa oltre. Con tutto quello che abbiamo da leggere...
Eliminacome ho scritto a Tessa, questo libro dopo aver letto le vostre recensioni l'ho depennato ecco adesso ho un libro in meno da leggere ed un posto nuovo da aggiungere per un volume più allettante :D
RispondiEliminaVolume che troverai prestissimo, ne sono sicura!
Eliminaquesta cosa delle recensioni a quattr'occhi mi piace sempre tantissimo
RispondiEliminaE a fine settembre ne arriverà un'altra!
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