Recensione 'Almeno il cappello' di Andrea Vitali


SINOSSI
Ad accogliere i viaggiatori che d'estate sbarcano sul molo di Bellano dal traghetto Savoia c'è solo la scalcagnata fanfara guidata dal maestro Zaccaria Vergottini, prima cornetta e direttore. Un organico di otto elementi che fa sfigurare l'intero paese, anche se nel gruppetto svetta il virtuoso del bombardino, Lindo Nasazzi, fresco vedovo alle prese con la giovane e robusta seconda moglie Noemi. Per dare alla città un Corpo Musicale degno di questo nome ci vuole un uomo di polso, un visionario che sappia però districarsi nelle trame e nelle inerzie della politica e della burocrazia, che riesca a metter d'accordo il podestà Parpaiola, il segretario comunale Fainetti, il segretario della locale sezione del Partito Bongioanni, il parroco e tutti i notabili della zona. Un insieme di imprevedibili circostanze – assai fortunato per alcuni, e invece piuttosto sfortunato per altri – può forse portare verso Bellano il ragionier Onorato Geminazzi,c he vive sull'altra sponda del lago, a Menaggio, con la consorte Estenuata e la numerosa Prole. "Almeno il cappello" racconta la gloriosa avventura del Corpo Musicale Bellanese, le mille difficoltà dell'impresa e la determinazione di chi volle farsene artefice. A ritmo di valzer e mazurca, con il contorno di marcette e inni, Andrea Vitali s'inventa un'altra storia tutta italiana, fatta di furbizie e sogni, ripicche e generosità, pettegolezzi e amori.
TITOLO: Almeno il cappello
AUTORE: Andrea Vitali
EDITORE: Garzanti
DATA DI PUBBLICAZIONE: 26 febbraio 2009
PAGINE: 405
CODICE ISBN: 9788811686064
PREZZO: 17.60 €
E-BOOK: 6.99 €
VOTI
Trama 7
Personaggi 7
Stile 8
Incipit 8
Finale 7
Copertina 6
Voto complessivo 7.2
La mia valutazione:


Fine anni Venti. A Bellano troviamo Evelindo Nasazzi che seppellisce Animella Carlini, la sua prima moglie. Assieme a lui, il podestà Gemmo Parpaiola, il maresciallo maggiore Giuseppe Giunti, il segretario del Parito, Bongioanni, il segretario comunale Fainetti e tutta una serie di personaggi minori che, come sempre, allieteranno la nostra lettura.
Tutto ruota attorno alla scalcagnata fanfara che accoglie i turisti allo sbarco di Bellano. Pochi elementi e anche un po' scoordinati. Quando, però, dal Savoia sbarca il ragionier Onorato Geminazzi, seconda cornetta della prestigiosa banda di Loveno, giunto a Bellano (con al seguito moglie incinta e cinque figli) per occupare il posto di amministratore del locale ospedale, un'idea inizia a farsi largo nella mente del podestà: trasformare la fanfara di Bellano in una vera e propria banda. In pieno stile Vitali, avremo un susseguirsi di contrattempi, grattacapi, avventure esilaranti che coinvolgeranno i vari personaggi.
Dopo essere rimasta delusa dalla lettura de La leggenda del morto contento (talmente insulso, noioso e priva di una qualsivoglia trama, tanto che ho persino rinunciato all'idea di recensirlo), in questo romanzo ho finalmente ritrovato lo stile che tano amo nel nonno Vitali: leggerezza, ironia, linearità nella narrazione, personaggi talmente ben descritti che sembra quasi di averli davanti agli occhi mentre si legge! Un bel libro, che si legge con facilità, una storia che conquista il lettore dalla prima all'ultima pagina!

La Libridinosa

Cosa fai nella vita? Leggo!

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