Recensione 'La verità sul caso Harry Quebert' di Joel Dicker - Bompiani

Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d'America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell'oceano. Convinto dell'innocenza di Harry Quebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trent'anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.


Titolo: La verità sul caso Harry Quebert
Autore: Joël Dicker
Editore: Bompiani
Data di pubblicazione: 22 maggio 2013
Pagine: 775

Trama: 4  Personaggi: 3  Stile: 5 


L'ho evitato come la peste, io, questo libro. L'ho evitato perché troppo pubblicizzato, troppo osannato, troppo visto in giro.
Poi sono arrivate quelle due disgraziate: Grazia e La Bacci, un secolo di differenza di età tra l'una e l'altra, e cominciano a dirti: "Leggiloleggiloleggilo". Sì, proprio così: un costante martellare nella testa!

Compro, leggo e, per la prima volta nella mia vita, arrivata a fine romanzo mi rendo conto di avere davvero bisogno di mettere su carta il mio pensiero per riuscire a capire se questo romanzo mi fosse piaciuto e, soprattutto, quanto mi fosse piaciuto.
È uno di quei libri di cui mi piacerebbe stilare una di quelle liste di pro e di contro per poi arrivare ad una decisione finale. Ma non si può, quindi vedrò di tirar fuori le parole!

Partiamo dalla lunghezza: 775 pagine. SETTECENTOSETTANTACINQUE! Eppure questo libro si legge davvero in un soffio; io ho impiegato appena cinque giorni. (equamente divisi tra emicrania ed espressioni algebriche da controllare a Figlio!). Primo punto a favore.

I personaggi. Nola Kellergan, per sua fortuna, è già morta, perché io ero pronta a mettermi in viaggio, trovarla e ucciderla con le mie mani. Quindicenne, figlia di un pastore, Nola pare essere amata da tutti gli abitanti di Aurora, il piccolo centro in cui si svolge la nostra storia.
È amata, soprattutto, da Harry Quebert, scrittore con il doppio dei suoi anni, che pare esserne ossessionato, benché si renda conto che il loro sarà un amore impossibile.
Insomma, se ancora oggi una storia con una tale differenza di età non è ben vista, immaginate cosa sarebbe accaduto negli anni Settanta, epoca in cui si svolge parte del nostro romanzo.

Il problema più grande è che Nola passa dal parlare e fare i capricci come una bambina di 8 anni (pur avendone quasi il doppio) al trasformarsi in un ibrido tra Lolita e la casalinga perfetta, tutta intenta ad accudire il suo uomo manco fosse una geisha

Ti amo, Harry... ti amo come non avevo mai amato.

In questa singola frase, credo si racchiuda la stupidità di questo personaggio: Nola, bella di zia, hai 15 anni! Quante altre volte avrai amato in vita tua?
Onestamente, a me Nola è stata sulle scatole per ben 775 pagine (e son tante!).

E poi ci sono loro, gli scrittori, Marcus Goldman e Harry Quebert. 
Marcus incontra Harry ai tempi dell'Università: Harry è uno scrittore affermato, un docente di prestigio e i due, pian piano, getteranno le basi di una solida e duratura amicizia.
Harry sarà un padre, una guida, un Pigmalione per Marcus.
Ciò che mi ha entusiasmata riguardo questi due personaggi, è stato il modo in cui Dicker li ha plasmati. Durante lo svolgersi della trama, infatti, i due saranno tutto e il contrario di tutto. Colui che ci verrà presentato come un personaggio quasi negativo diverrà, alla fine quasi un eroe e viceversa.
Peccato che Marcus, da par suo, abbia una madre che, ad ogni apparizione (per fortuna solo telefonica), sia in grado di farci saltare i nervi come pochi altri nella vita.
Quindi direi che il capitolo personaggi si chiude in parità.

La trama... e qui son dolori! L'intreccio narrativo è bello e... intrecciato! Ma tanto intrecciato! Avete presente i canestri in vimini? Ecco, così!
Inizialmente, tutto questo tiene desta l'attenzione del lettore e la voglia di proseguire la lettura è quasi feroce!
Andando avanti, però, la scelta fatta dall'autore, il suo continuo smentire ogni verità appurata, il suo ribaltare continuamente le tesi conclamate, mi ha portata ad una sorta di stanchezza, tanto che ho pensato che Dicker si fosse impuntato nel voler assolutamente tirare per le lunghe la storia o, peggio, avesse cercato di creare uno di quei thriller in cui il lettore pensi di essere arrivato alla soluzione finale e, puntualmente, venga smentito.
Effettivamente, questa dovrebbe essere una delle caratteristiche chiave di un thriller, ma, si sa, il troppo stroppia!

C'è una cosa , però, che riesce a conquistare ogni lettore e che è contenuta in questo libro: si parla di libri, di scrittura e di scrittori.
Tra un capitolo e l'altro, troviamo dei dialoghi tra Marcus e Harry che sono piccole perle di saggezza sulla letteratura

Il primo capitolo è fondamentale, Marcus. Se ai lettori non piace, non leggono il resto del libro.

Credo siano queste pagine, più di altre, a tenere tutto in piedi. Quando si comincia ad aver voglia di mettere giù il romanzo, ecco saltare fuori una di queste chicche e la voglia passa!
E quindi, Harry Quebert, per me, è un sì o un no? È un sì, per il semplice fatto che, nonostante la lunghezza e la ripetitività di alcune parti, è un romanzo che sta in piedi, che si fa leggere e che ci fa conoscere Dicker, la cui scrittura conquista!

La Libridinosa

Cosa fai nella vita? Leggo!

25 commenti:

  1. Assolutamente d'accordo con te, nella mia di recensione avevo scritto che il libro inizia a farsi interessante da pagina 600 in poi...

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    1. Non è male neanche prima, però cavoli i personaggi sono davvero fastidiosi!

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  2. Nola è assillante...!

    Comunque io sono curiosa di leggere l'altro libro, quello è meno lungo però xD

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    1. L'ho comprato, sta lì...se trovassi un modo per smettere di dormire, ci farei un pensierino!

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  3. Nola è un personaggio che ho detestato senza riserve. Sono d'accordo al 100% col tuo pensiero (strano, ma vero! ahahah) generale sul romanzo. Dicker è un grande narratore, il suo libro migliore, come ti ho già scritto è Il libro dei Baltimore! Baci.

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  4. Lessi questo libro quando era appena uscito, ho un bel ricordo ma allo stesso tempo ho pensato che non faceva molto al caso mio. La prova è stata l'uscita del secondo volume che, nonostante sia una storia a sé collegata a quest'ultimo, non mi attira e non credo leggerò.

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    1. Invece io l'ho comprato così, sulla fiducia e conto di leggerlo quanto prima...o almeno conto di provarci!

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  5. Anche io sono stata lontana da questo romanzo in attesa che passasse un po' il clamore che ha suscitato. Adesso l'ho recuperato e devo solo trovare il momento giusto per leggerlo.

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    1. Il suo vantaggio maggiore è che, nonostante la lunghezza, si legge davvero in fretta, quindi non lasciarti assolutamente scoraggiare dal numero di pagine!

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  6. Ciao, anch'io ho amato questo romanzo e, nonostante la sua mole, l'ho letto in breve tempo proprio perchè era difficile staccarsi! Concordo sul personaggio di Nola... veramente odioso!

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  7. Letti entrambi i libri e, mentre concordo con te per il primo, il secondo "Il libro dei Baltimore", pur ricalcando lo stile intrecciato, è molto più interessante...lo consiglio vivamente a tutte

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  8. C'è chi lo ama, c'è chi lo odia. Ma nettamente, proprio.
    Sono molto curioso, come quando le cose dividono, ma anch'io finora ne sono stato lontano, annoiato dal troppo parlarne. E' passato il tempo che serve. Spero di leggerlo presto. ;)

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    1. Mmmhhh...non so, non ti ci vedo molto alle prese con questa romanzo. Spero di sbagliarmi!

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  9. Ciao Laura! Già finito il romanzo?! Vedo che la pensi esattamente come me! :)

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    1. Finito da qualche giorno e sì, la penso esattamente come te!

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  10. Bella recensione! Mi sono resa conto che Nola nemmeno la ricordo, ricordo solo Marcus, Harry e il finale.
    Ciao da Lea

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    1. Ma sei sicura? Io non lo vedo molto adatto a te, sinceramente. Però sarei curiosa di vederti alle prese con certi personaggi!

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  12. Sono veramente curiosa di leggere questo libro.. il fatto che trascina al punto tale da non rendersi conto di leggere più di 700 pagine in cinque giorni è un conforto ;) Spero di affrontarlo quanto prima!

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  13. Anch'io ti ho detto di leggerlo e come te anche io avrei volentieri ucciso Nora ma anche Harry a volte diventa insopportabile. Il finale ci ero arrivata ma il perchè mi ha spiazzato, comunque è una bella lettura

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  14. Prima o poi avrò il coraggio di leggerlo! Devo essere ben disposta vista la mole!

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